Yellowstone

John Dutton (Kevin Costner) è l’arcigno e algido proprietario di un enorme ranch nel Montana, lo Yellowstone. La sua vita è dedita interamente alla cura dell’azienda familiare, l’unica cosa al mondo che pare meritevole della sua abnegazione e delle sue attenzioni. La famiglia Dutton è potentissima e riesce a condizionare scelte ed orientamenti della politica locale a tutti i livelli, ma appare minacciata dalla comparsa di molti oppositori che da più parti minano la loro supremazia sul territorio. Da un lato gli indiani, la cui riserva si estende ai margini della proprietà, dall’altra un milionario affarista californiano che vuole arricchirsi ai danni della famiglia Dutton. John chiamerà a raccolta i suoi quattro figli Lee, Beth, Jamie e Kayce con l’intento di difendere quello che è loro, il ranch e tutto ciò che rappresenta. Lo Yellowstone è di fatto l’unica cosa a tenere insieme le vite dei fratelli, ad unirli laddove qualcosa di definitivo ed irrimediabile li ha separati generando rancori profondi, che sconvolgono addirittura quando l’amore fraterno lascia il posto ad un cinismo crudele e spietato.

Alcuni personaggi devo dire lasciano il segno proprio per il modo cruento di manifestare il loro dolore fino a renderlo un’arma dalla forza distruttiva sia quando rivolta verso se stessi che verso gli altri (con particolare riferimento alla figlia di Dutton, Beth). Il giudizio è nel suo complesso positivo anche perché la maestosità del paesaggio e la possibilità di riscoprire la modernità di certe attività economiche così distanti da noi riescono (spesso ma non sempre) a compensare un pizzico di delusione per la storia in sé, alimentata dalle aspettative tenute alte dal cast stellare. La seconda serie consentirà in tal senso un passo avanti.

Per vedere il trailer: https://www.youtube.com/watch?v=GgjOL9nls2

Consigliato?
3/5