Quello che manca
- di Michael Frank

A Firenze, nella pensione Ricci, si incontrano Costanza ed Andrew. Costanza è una quarantenne italo americana rifugiatasi nei luoghi di infanzia per trovare sollievo e calore dopo una separazione dolorosa. Andrew è un diciassettenne americano che si trova in Italia insieme al padre Henry, impegnato in un convegno sulla fecondazione assistita, campo nel quale eccelle a New York. Tra Costanza ed Andrew si instaura subito un legame, un’ intesa emotiva forte, una sintonia di cuori che si sedimenta durante le giornate fiorentine, tra un pranzo, una passeggiata ed un museo, fino a quando non irrompe sulla scena Henry. Per Costanza ed Henry è subito attrazione. La loro storia corre, brucia le tappe a danno del rapporto tra Costanza ed Andrew che soffre la prevaricazione del padre al modo dei giovani, mostrando contrarietà e soffrendo una gelosia che tenta a suo modo di soffocare.
Tornati a New York Costanza andrà a vivere con ed Henry ed insieme inizieranno il percorso per la fecondazione assistita. Sì perché Costanza, così come le pazienti di Henry, porta dentro di sé il vuoto di una maternità cercata ma mai vissuta. Intraprenderanno un cammino duro, che mette seriamente alla prova a forza di sfiancanti attese e prevedibili delusioni, come solo le coppie che ci sono passate possono capire. Questa esperienza porterà alla luce ulteriori angoli bui, segreti celati dietro ad anni di silenzi e destabilizzanti rivelazioni.
La storia di Costanza, Henry ed Andrew parla di amore, di passione, di famiglia nella sua versione tradizionale e nella accezione moderna di nucleo allargato, ma è soprattutto il racconto di quanto quello che manca possa invece riempire e determinare le nostre vite a causa dell’incompiuto che lascia dentro di noi. Ma è davvero la cosa più giusta colmare una mancanza cercandone il rimedio sempre e ad ogni costo? O è forse meglio limitarci a curarla cercando un personale equilibrio tra ciò che c’è e ciò che non è dato avere? Non è forse questa l’unica strada che possa donarci completezza ed insieme ad essa serenità?