Gli Infedeli

Devo dire che quando ho visto la copertina ed il trailer de Gli Infedeli, in onda su Netflix, ho pensato subito a qualcosa di ironico, spassoso ed esilarante a garanzia del quale si poneva un cast davvero forte, in cui spicca tra tutti Valerio Mastandrea, uno dei più bravi attori italiani di oggi, poliedrico ed efficace in qualsiasi ruolo. Non posso nascondere invece l’enorme delusione che ho provato dopo aver visto il film. Si compone di cinque episodi dei quali oltre a Mastandrea sono protagonisti Riccardo Scamarcio, Massimiliano Gallo, Valentina Cervi e Laura Chiatti. Il primo, con la Cervi e Mastandrea, è senza dubbio il migliore ed introduce al tema dell’infedeltà in maniera ironica ma piuttosto realistica e poco volgare. Già dal secondo episodio e fino all’ultimo invece il tema del marito fedifrago è trattato alla maniera del classico cinepanettone, all’insegna dei più banali cliché, non rendendo merito né agli uomini che appaiono piccoli esseri superficiali, bugiardi e dagli istinti animaleschi, né tantomeno alle donne, soprattutto mogli, al solito tradite, ingannate, derise, isteriche trascuratrici della vita di coppia, concedendo rinnovato spazio ad un’immagine maschilista della donna di cui ancora oggi facciamo fatica a liberarci. Aggiungerei tra l’altro che non ci sono risate ma solo tanta tristezza. Ho trascorso quindi la maggior parte del tempo a chiedermi il perché di un tale salto nel vuoto di professionisti così affermati del mondo del cinema che si sono prestati a sferrare un doloroso calcio alla commedia all’italiana da tutti tanto amata. 

Gli Infedeli regaleremo quindi, senza infierire ulteriormente, una sola stellina. Perché uno scivolone alla fine (…forse) si può perdonare a tutti.

https://www.youtube.com/watch?v=6rh5wDjH7gE

Consigliato?
1/5